03/02/2024 Museo del Vetro di Empoli
Non siamo tutti simili a bottiglie.
NOI SIAMO PROPRIO COME BOTTIGLIE
ripiene di ricordi:
POI LA BOTTIGLIA SI ROMPE
E NOI PERDIAMO TUTTO…
Bistròccoli, fruschelli, filaccetti:
SON PIENE DI SIGNIFICATO,
ricolmano le pance trasparine,
SI RICICLANO
E MANTENGONO IN PUREZZA IL CONTENUTO.
Se scuoti la bottiglia sgrengoluta
CI STA CHE SE NE FACCIANO DI BRICIOLE!
UN MONTE!
Non tornano a rivivere le facce
d’amici e d’amorilli luscherosi.
UNA VOLTA SI SCRIVEVANO
ANCHE MESSAGGI IN BOTTIGLIA
OGGI SI SCRIVE POCO
NON risplòdono le voci
d’incontri cuspidiali e trucidiosi!
Poi un giorno la bottiglia si tracassa,
il vetro si sbiréngola nel sole.
Ahi dove sono allora i gaviretti,
ALLORA DOVE VANNO
i nobili tracordi, i rimembrili?
ALLA VITA VISSUTA.
Sdrafànico mistero di bottiglia:
NON SONO INDISTRUTTIBILE COME LEI,
bottiglia di sdrafànico mistero:
NON SONO FRAGILE COME LEI…
NON SIAMO TUTTI UGUALI, CERTO,
MA IL CERVELLO CI PROTEGGE
E OGGI, QUI,
SIAMO UN BEL GRUPPO
… DI BOTTIGLIE!
Ri-scrittura collettiva da “Bottiglie” di Fosco Maraini – “Gnòsi delle fànfole” (Ed. Dalai)