Ode alla musica

27/1/201 Museo Amedeo Bassi, Montespertoli

(Si sentono) tutti i sentimenti.

La canzone più bella che ho sentito a Empoli è qui! Accavallo anche la gamba per sentirla meglio! Coglioni! E’ bravura, io son vecchia ma queste cose mi rimangono tutte! Più è semplice e più ci piace! Mi è sempre piaciuta l’opera, delle volte siamo andate anche a Firenze …il Barbiere di Siviglia, la Butterfly…una cosa fine! Questo genere di canzone ci sarebbe da fare quindici giorni tutte le sere!  Ma bisognerebbe la Boème di Puccini, almeno ci si sveglia, perché noi anziani oggi “cicccì”!!!

La musica. Sono secondi! Mi è sempre piaciuta la musica, ne giravano tutti così cosà, io cantare…nooo…c’avevo, quando ero a Signa, c’avevo uno apposta!
Mi piace il tono della musica, non si può spiegare.

Canto…per conto mio.

Io canto per me, quando canto mi sento aperta, mi sento libera.

E’ difficile perché non capisco più niente…e sono vecchia! La musica aiuta perchè si sente subito il tono che ci piace e ci si mette subito in funzione, mi metto ad ascoltare!Porta a rivivere e si rincomincia da zero e si mette bene con la memoria!

Ti riporta sulla via retta! Senza iniziativa un vu andate nulla…con l’opera ricomincia la vita!

S’ascolta e si riprende tutti gli arretrati e si ricanta tutta! Lei la sa…sentite lei….Il cuore mi ha emozionato!

Lottare. Lottare. Lottare per quello che non so! Musica, musica.

La donna è immobile!

La donna è mobileeee…io vi devo ringraziare perchè qui ci sto proprio bene!

Le piume al vento…ora un posso cantà!

La donna immobile, immobile! Ma io voglio dire una cosa, te si,  non la posso dire…deve venire nella zucca…tutte siamo! Chi è questa donna immobile? Chi è ?

Ma chi è ? Una donna un po’ traviata, che sbaglia! E’ una che sta vicino a me…passato sempre con qui coso che ti critica! Più nobile di quell’altre…una nobildonna! Poi si è innamorata.

Brunilde, Enza, Elena, Gioconda, Anna, Paola, Luciana, Bruna, Vanda, Pietro, Rosaria, Gloria

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In breve

Musei per l’Alzheimer è un progetto di rete per l’inclusione sociale e culturale delle persone anziane con decadimento cognitivo e di chi se ne prende cura nei musei del Museo Diffuso dell’Empolese Valdelsa – MuDEV.

Sia la progettazione che la conduzione delle attività e, infine, l’analisi valutativa del progetto prevedono il lavoro congiunto di educatori museali e animatori geriatrici.

Tra i molteplici obiettivi:

  • contribuire a sviluppare e definire l’identità dei musei e delle biblioteche della rete come luoghi privilegiati per l’accessibilità e la leggibilità dei propri variegati patrimoni, dove sia possibile fare esperienze relazionali e conoscitive, vivere momenti di aggregazione inclusivi e intergenerazionali, essere coinvolti e compartecipi della crescita civile di comunità sensibili intorno ai temi dell’accessibilità delle persone fragili ai contesti culturali;
  • fare ricerca valorizzando le potenzialità comunicative originali di ogni contesto museale, sperimentando tecniche e strategie di mediazione dei patrimoni con le persone con Alzheimer e con chi se ne prende cura;
  • contribuire alla costruzione di una rete sociale sul territorio che condivida competenze necessarie dal punto di vista assistenziale-sanitario e culturale.

Le attività sono incentrate sulla creazione di esperienze relazionali dei partecipanti con le opere d’arte e i patrimoni di musei, per stimolare l’immaginazione e la creatività, valorizzando le attuali e personali abilità di comunicazione di ciascuno, inclusa la comunicazione non verbale. Stimolazioni sensoriali tattili, auditive e olfattive vengono utilizzate come strumenti di supporto per facilitare e incoraggiare l’espressione personale ed emotiva, verbale e non verbale.

Le attività sono aperte sia a persone che provengono da RSA e centri diurni del territorio, sia a persone che vivono all’interno del nucleo familiare e a tutti coloro che se ne prendono cura, caregiver professionali, familiari, parenti, amici, badanti e volontari dell’associazionismo locale per un massimo di 20 persone. Per partecipare alle attività è necessaria la prenotazione.

CONTATTI, INFO E PRENOTAZIONI:

BeGo Museo Benozzo Gozzoli, via Testaferrata 31, 50051 Castelfiorentino – Fi

tel: 0571 64448

e-mail: info@museobenozzogozzoli.it

Ognuno per conto suo

10/1/2017 – Museo della Ceramica di  Montelupo Fiorentino

È vecchio, ma è buono, non è mica rotto, ma è una cosa speciale, è stato ritrovato!Ma tutti eh, anche noi quando si invecchia…

Chissà quanto tempo gli ha! Mi piace perché c’è questo disegno, mi sembra bellino  come lo hanno fatto, a toccarlo gratta un po’ e si è sciupato nei secoli. Mi pare una donna, chiara, al collo ha una collanina, è un bel vezzo…sembra uguale a questa , a quella di Paola, è fatta bene, le sta bene.I capelli fatti bene, il viso fatto bene, tutto fatto bene, è scollata.Ha uno scialle. È una donna, c’è la spia….Ha i seni un po’ troppo alti e l’ha quassù! Gli si vedono come tutto il resto, come il collo, il petto e il mento…vanno di moda alte! E l’avrà puntellate!

È un mistero chi sia questa donna, io non lo so, non la conosco nemmeno bene. Si chiama Filomena,  l’hanno dipinta perché piaceva.

Mamma la mia canzone più bella sei tu, sei tu la vita e per la vita non ti lascio mai più

Sta diritta, è giovane, è carina, sorride perché è contenta (io sono contenta di essere venuta qua).

Sarà contenta per altre cose sua ( a me rende contento tante cose, questo affare qui mi rende contento).

La rende contenta l’amore, sarà innamorata , quello può succedere a tutti. C’è poco da fà, l’amore è tutto. È innamorata di un ragazzo, del suo marito, speriamo non lo faccia becco! Se si vede bene la bocca, quello che non si vede sono gli occhi, non ci fa vedere gli occhi… non si vedono. Gli occhi secondo me sono celesti, l’ha pitturati celesti.Sta guardando se arriva il suo marito…sta aspettando. Lo vuole guardare bene. Al marito gli pareva bona Filomena, l’ha scelta bene  e quando arriva le dice: “ amore come stai?” e lei risponde: “ Bene”.

Gioconda, Vittoria, Elena, Anna, Paola, Remo, Carlo, Elio,

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