Rivoluzionario è essere noi stessi

6//6/2019 MMAB Montelupo Fiorentino – Poesia integrata con “Abbiamo bisogno” di Franco Arminio (le parti in corsivo sono il contributo dei partecipanti all’attività)

Dobbiamo non sprecare intelligenza, felicità, amore, benessere e salute!
Abbiamo bisogno di contadini, che sono il sale della terra,
di poeti, gente che sa fare il pane, (abbiamo bisogno) di lavoro e di passione per il lavoro!
(Abbiamo bisogno) di pace, rispetto, amicizia, altruismo, tranquillità, umiltà e generosità.
Che oggi ci sono poco.
Di gente che ama gli alberi e riconosce il vento,
che si apre all’ascolto.

Oggi abbiamo tutto e non abbiamo più fame,
ma io direi, anche a chi non ha cose grosse, di non fare i miei sbagli.
Bisogna partire dalla famiglia,
che deve capire il valore degli insegnamenti degli anziani.
(Abbiamo bisogno) di ricostruire la vita come prima,
di persone oneste e di comunità come una volta.
E di stare più insieme.
Anche di stare insieme a non far niente, fermandoci un po’.
(Abbiamo bisogno) di correre un po’ meno,
di stare davanti al camino e andare a visitare le persone che non troviamo il tempo di vedere mai.
Per una buona vita abbiamo bisogno degli altri: c’è necessità delle capacità di tutti.
Abbiamo bisogno di un po’ più di cose giuste,
di soldi e di considerare come merita chi lavora.

Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce
alla fragilità, alla dolcezza.
Rivoluzionario è parlare con educazione,
essere festosi ed andare incontro a gli altri.
Con la gentilezza si può cambiare il mondo
facendo buone azioni verso i più fragili.
(Essere rivoluzionari) significa camminare lentamente
senza prendere l’auto
e con la calma ed il buon senso, si può provare a cambiare il mondo.
Con la carità!
Rivoluzionario è essere noi stessi,
senza maschere ed egoismo
con azioni che riprendano i valori dei nostri padri
perché non siamo soli al mondo!
E tutto ciò andrebbe detto anche al governo!
Bisogna ascoltare gli anziani, la loro esperienza.
Essere rivoluzionari si fa con il pensiero giusto.
Bisogna essere precisi.
È una cosa difficile da fare e bisogna partire dal fondo.
Troppi quattrini, poi, sono il male del mondo.
e io ne toglierei un po’ da giro!

Leda, Graziella, Maria, Eugenia, Miranda, Maristella, Donatella, Maurizio,
Maria, Fernando, Renata, Giovanna, Giovanna, Duilia, Raffaello, Elena, Luciana Loredana, Arianna, Debora, Rossella, Roberta, Guido, Claudia,
Antonio,
Anna Maria, Sara, Katiuscia, Stefania

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