Questa si cuce ma ci vòle la fodera di dentro. Più che altro perché gl’è trasparente!

7/2/2018 Museo Archeologico, Montelupo Fiorentino

 

Le pianerine co’ i tessuti, qui c’è la lana…

Oh! Io un c’ho mai avuto passione [a cucire], io ero in fabbrica a fare le scatole di plastica…lavoraccio!

È stato il lavoro di una vita…

Potrebbe essere interessante…

Ho cucito anche i giubbotti di pelle, ho imparato per necessità però…facevo i vestitini alle mie bambine,

per utilità più che altro,

mi piace sì!

Io per il cucito ci dico zero!

Codesta è come un velo, è bellissima ed è morbida…

Pe’ andà a chiappà gli uccelli, forse…e lo so, e lo so com’è…dove dorme i’ gatto!

Una bella così si metteva per andare in chiesa, oggi non si usa più…quelli più anziani…

Questi son tessuti che ora li fanno lo stesso perché c’hanno le macchine;

sì, si può fare a mano, quella è massiccia ma questa sì, si può fare…dicevo cucire eh…

è di seta, è seta fine così, un saprei che dirti…pe’ conto mio un si può fare a mano!

Credeo tu dicessi tu l’hai toccata, ma io lo sapevo di già prima che aprisse la bocca. E io ero su co i’ coso e la vedevo…oh, se ti piace cosarle, glielo dico a i’ mi’ marito e tu senti che possa fare…sempre a correre eh…o corre di qui o corre di là; io piglio e vo via.

Sarta di vestiti da sposa,

di tela,

chiffon…mi capitava foulard così; bisogna saperli fare molto precisi; bisogna avere la macchina;

una sposa rossa, mai cucita! Rossa no! eh…sempre bianche

e appiccica un po’…

Codesto costì è un cosino da mettersi all’altare o anche qui, per coprirsi,

è morbido, è leggero…

O come gl’è fine!? Se è seta l’hanno fatta con i bachi da seta, non si piega nemmeno, lo vedi?

Qui mi ci fo una gonna! È interita questa!

ti dovessi di’ quello che mi viene in mente a me? Questa i’ mi’ babbo, quella la mi’ mamma;

le lavoravano al telaio, l’ho fatto anch’io quello piccolino, il telaio. È cotone, ho lavorato i’ cotone a fargli cambiare colore.

Questo è bono! Ma scherzi davvero? Che ci si fa?

Una borsa!

Quello non si strappa non è come quello di carta…

Granturco, orzo, tutta la roba della campagna; la balla è una parola molto borghese. Ora c’è le macchine che le fa. Queste intrecciate così si trovano ancora…

No no, questa è bona! E che ci chiappi, l’uccelli?

Per un bel sacchetto; una balla, usava… prima usavano; è da esse’ vecchi, s’è visto passà tanta roba…è fatto tutto a macchina, la roba di plastica…prima usava…

Questa si cuce ma ci vòle la fodera di dentro. Più che altro perché gl’è trasparente!

 

Dina, Paola, Crito, Gianfranco, Valerio e Carla (da casa), Maria. Arrivano dopo: Vittoria, Gioconda, Lorenzo, Maristella, Renzo, Maria, Elio, Bruna, Duilia, Danilo, Santa, Anna, Patrizia, Antonio, Arianna, Dalila, Beata, Katiuscia, Giacomo, Selvaggia, Barbara

Questo slideshow richiede JavaScript.

Pubblicità

Lascia un commento

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...